QUATTRO PARTITE MOLTO COMBATTUTE

Udinese-Lazio. «Non dimentichiamo che a detta partita ha partecipato anche Brocchi, e che il portiere dell’Udinese ha parato un calcio di rigore sulla cui esecuzione, quasi inoffensiva, si rimanda ai filmati. L’Udinese ha vinto pur trovandosi in 10 uomini per l’espulsione di Angella». Sperando che i tribunali italiani, già penalizzati da processi inutili (oltre che dalle lunghe ferie godute dai togati, ndr), non aprano un “distaccamento moviole”, andiamo a vedere questi filmati, contestualizzando l’evento. Lazio e Udinese sono in piena lotta Champions, dalle immagini Rai vediamo subito due palle gol nitide per Di Natale, inframezzate da un tiro a giro di Hernanes. L’1-0 arriva al 35°, sulla sinistra Di Natale infila Muslera, nell’occasione Brocchi rimedia un giallo per proteste, cartellino che gli costerà la squalifica in Lazio-Genoa del 14 maggio. Al 42′ Isla serve ancora Di Natale che a porta vuota sigla il 2-0. Al 22° il neo entrato Rocchi subisce un netto fallo da Angella in area: rigore e rosso per il centrale bianconero. Zarate tira di collo destro, centrale, Handanovic para il sesto rigore della stagione. Al 31° il 2-1 è invece merito dell’altro subentrato Kozak, piattone destro vincente in mischia. L’ariete ceco pochi secondi dopo di testa coglie un palo clamoroso: è un assedio. Ancora Rocchi fugge sulla destra, cross e «il miracolo di Handanovic» – parole dell’inviato Rai Stefano Bizzotto – che letteralmente leva dalla linea la palla colpita da Dias. Dominio Lazio con «un’occasionissima» per i romani, definizione che rubiamo ancora a Bizzotto: Rocchi non arriva sul pallone deviato di testa da Dias su cross di Zarate. Finisce la partita, e in sostanza la Lazio saluta la qualificazione ai preliminari di Champions, a cui a fine torneo accederà l’Udinese per la sola differenza reti, avendo infatti totalizzato 66 punti come i romani. In soldoni, l’8 maggio a Udine si vendono tre punti, una settimana dopo si «ricomprano» con il Genoa.

BOLOGNA-LAZIO SI GIOCA A PERDERE 6 A pagina 68 apprendiamo: «Sono emersi ben 110 contatti tra l’utenza in uso a Bazzani, e quella intestata a Brocchi. I suddetti contatti vanno dal 22.1.2011 e si protraggono fino al mese di maggio. Tra i contatti più significativi quelli che precedono la partita Bologna-Lazio del 23 gennaio 2011, terminata con il punteggio di 3-1, punteggio che costituisce un Over 3,5, così appetito dagli scommettitori». Ovvero, il punteggio finale del match è appetibile per gli allibratori, altro non c’è; in particolare sono 5 sms il 22 gennaio, tra le 19.33 e le 19:38, quindi 3 telefonate da 78,40 e 17 secondi, rispettivamente alle 20:52, alle 21:17 e 21:18; il giorno dopo 2 sms alle 9.47 e alle 9.59. Già a gennaio quindi a Formello si gioca a perdere, andiamo a vedere questa disputa taroccata: è la XXI giornata, arbitra Rocchi. Dalla sintesi di Sky, (https://www.youtube.com/watch?v=TE2VOBNPcK8) segnaliamo che Mauri è il capitano, e con Brocchi giocherà l’intera contesa. Al 5° un triangolo Floccari-Hernanes frutta l’l-0 ospite, seguono un gol divorato Di Vaio, quindi un miracolo di Viviano su colpo di testa di Dias. Arriva repentino l’uno due felsineo con le marcature di Ramirez e Di Vaio. Viviano salva ancora su un tiro dai 10 metri di Zarate. La disputa è vibrante, tutto tranne che un match aggiustato. Nella ripresa i ritmi scemano, ma i nervi sono assai sensibili, tanto che all’86°, dopo un fallo di Dias su Martinez, il rossoblu Gimenez, dalla panchina, provoca il brasiliano mettendogli una mano in faccia, il sudamericano risponde con una manata: rosso per entrambi. Il sipario sarebe calato con il gol di Di Vaio, ma il match prosegue sul tartan con Zarate che lancia il cuoio sulla nuca di Rubin.

LAZIO-JUVENTUS E UNA SQUADRA VINCENTE Salvini ribandisce come Brocchi si adoperasse per far perdere la Lazio, come specificato a pagina 69: «Ancora più significativi i contatti che si riferiscono alla partita LAZIO-JUVENTUS terminata con la sconfitta casalinga della LAZIO per 0-1.Come si può notare ancora una volta i contatti sospetti hanno luogo in coincidenza con una sconfitta della LAZIO, squadra le cui potenzialità non dimostrano una sua assuefazione a risultati negativi». La Lazio, sostiene la Procura, è potenzialmente un team non abituato alla sconfitta, evidentemente a Petkovic nessuno l’ha spiegato. Ebbene sì, la Lazio non è abituata a perdere tra le mura amiche, peccato che in casa, con la Juventus, in campionato non vinca dal lontano 6 dicembre 2003, 2-0, gol di Corradi e Fiore. Grazie a Sky vediamo come è andato il match, è la XXXV giornata, arbitro Mazzoleni. (https://www.youtube.com/watch?v=wUueQ2gi_dg). La Lazio è in piena corsa Champions, la Juve invece lotta per l’Europa League. La Lazio preme, solo tiri nella porta bianconera, c’è anche un colpo di testa non ottimamente eseguito da Brocchi, ma non è un gol di quelli divorati. La ripresa non muta trend: cross dalla destra e Brocchi di controbalzo calcia alto di sinistro, «ma non era facile», evidenzia il cronista Caressa. Seguono un gran tiro dalla distanza di Hernanes, un cross mancato da Zarate di un soffio, il rosso a Ledesma e il gol di Pepe, all’87, frutto di un contropiede. Nella sintesi, stranamente, manca il netto rigore negato alla Lazio dall’arbitro Mazzoleni, «fattaccio» che così racconta la Gazzetta dello Sport nella cronaca del 3 maggio: «Mazzoleni non vede un rigore netto per la Lazio: evidente fallo di Chiellini in area suFloccari. L’attaccante evidenzia la caduta e non ottiene nulla». L’azione accade a metà ripresa, Lotito nel post è partita è furibondo, dirà: «Avevo parlato di una task force per vigilare sul corretto svolgimento del campionato e stasera più che mai mi sembra un tema di grande attualità. I rigori possono decidere le partite e non va bene che decidano, al contrario, sempre quelle della Lazio». Giova sottolineare l’assenza di Mauri per infortunio. In sostanza, gli uomini di Reja meriterebbero il successo, ma per imprecisione e per un marchiano errore arbitrale si vedono negare tre punti che, alla fine, gli costeranno il quarto posto.

MILAN-LAZIO BROCCHI SALVA UN GOL 8 A pagina 130 leggiamo: «Già il 25 gennaio 2011 veniva registrato un sms che il BAZZANI inviava a GATTUSO Gennaro Ivan, mentre il 1 febbraio 2011, in occasione della partita Milan-Lazio (disputatasi alle 20.45 e terminata 0-0) i ponti radio agganciati dall’utenza dello scommettitore bolognese, evidenziavano la sua presenza nell’area che insiste nei pressi dello stadio MEAZZA di Milano. Da sottolineare come Bazzani, il 1 febbraio scambi 4 sms con Brocchi, è la mattina della partita». E’ l’unico incontro nel quale Bazzani contatta i due big indaga ti nell’ordinanza. Anche in questo caso nessun elemento che rafforzi quello degli sms, la prova sarebbe rappresentata da 4 messaggi a cui non viene dato seguito dopo il match; soprattutto, non risultano contatti tra Brocchi e qualsivoglia tesserato del Milan. Anche in questo caso, analizziamo l’andamento del match del 1 Febbraio 2011 terminato 0-0. È la XXIII giornata, arbitro D’Amato. Il risulato farebbe pensare ad una partita priva di emozioni, ma ci viene in soccorso il sommario della Gazzetta dello Sport del 2 febbraio: «Il Milan sbatte contro un muro….la capolista non trova la rete, non capitalizzando le tante occasioni create. Doppio palo di Ibrahimovic, salvataggio sulla linea di porta di Biava». Anche un mediocre avvocato direbbe «ma la Rosea è di parte!», affidiamoci ancora alle immagini, (https://www.youtube.com/watch?v=ScNtbCgGuU4). Ospiti con Brocchi titolare, Mauri entrerà all’80° per Sculli. In campo c’è solo la squadra di Allegri: sinistro al volo di Flamini; colpo di testa ravvicinato di Ibra; sinistro in tribuna di Emanuelson; chances interrotte solo da trame ospiti di alleggerimento. Ripresa, arriva il doppio palo di Ibra nella stessa azione, Muslera bacia la sfera ringraziando la sorte amica. Arriviamo quindi ad un’azione stranamente sfuggita alla ricca task force di Cremona: Brocchi entra alla disperata su Flamini rallentando la sfera che Muslera blocca. Ancora Ibra con un destro a giro; quindi Biava, sulla linea, evita la capitolazione sulla conclusione di Robinho. Rivedendo i frame appare evidente a qualsiasi occhio, purché in buona fede, che se il Milan non ha vinto è stato solo grazie al fato, se la Lazio avesse voluto perdere in modo fraudolento non ci sarebbe stato match più facile per raggiungere lo scopo.

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

Per interagire con noi: FORCINGLAZIO@GMAIL.COM;