REJA DISASTRO

MASSIMO ESPOSITO- 0: REJA : Il 5-2-3 non l’avevamo mai visto. E’ un modulo che non conosciamo e che ci sembra assurdo per una squadra di calcio specialmente se in lotta per non retrocedere. Il 5-2-3 non l’avevamo mai visto. La Lazio dura solamente 10 minuti in cui costruisce tre clamorose palle gol e trova la rete con Floccari (in sospetto fuorigioco) . Poi il pressing di Rocchi e Zarate logicamente cala e il nostro tecnico non prende provvedimenti. Il 5-2-3 non l’avevamo mai visto. La Sampdoria è squadra molto forte sulle fasce dove imperversa con continue sovrapposizioni e Reja non riesce a capire la partita. Per mezz’ora ci prendono a pallate come ampiamente previsto trovando due gol con Guberti e Pazzini per amnesie difensive generali. Il 5-2-3 non l’avevamo mai visto. Al tecnico la squadra deve essere piaciuta perché dopo l’intervallo non cambia nulla tenendo ancora in panchina Matuzalem e Mauri continuando a lasciare sul terreno di gioco un Rocchi che meriterebbe un altro sciopero dei tifosi. Quando finalmente si decide a togliere il veneziano entra tra lo stupore generale Makinwa la cui utilità è famosa il tutto il globo terracqueo. Il 5-2-3 non l’avevamo mai visto. Per fortuna dopo un’altra stucchevole protesta per un innocuo fallo laterale il mister viene espulso (è la seconda volta consecutiva). Da quel momento prende le redini il secondo Lopez e le cose vanno sicuramente meglio. La squadra assume una fisionomia più logica. Entrano Matuzalem e Mauri per Diakitè e Siviglia. La Lazio comincia a spingere. Zarate ridotto in un evidente crisi di nervi viene espulso dopo l’ennesima punizione al limite negata. Insulta in spagnolo l’arbitro ma Brighi conosce le lingue. Anche in dieci la Lazio prende d’assalto il fortino doriano. Floccari ha finalmente qualcuno con cui dialogare (Matuzalem) e va due volte al tiro. La grande occasione per pareggiare capita come consuetudine sul sinistro di Mauri ma Cacciatore salva quasi sulla linea. Una squadra con criterio lotta arrendendosi solamente al triplice fischio finale mentre a noi sorge un atroce dubbio: ma siamo sicuri che Ballardini avrebbe fatto peggio?