SABBIA SUL CALCIOSCOMMESSE

Come ogni reality show che si rispetti, anche l'inchiesta sul calcio scommesso ha conosciuto momenti epici in televisione. Sulle reti televisive, questa volta tutte - quelle che ospitano i martiri della libertà e quelle che colorano i calzini di azzurro - si sono alzati scudi e scudi per difendere il buon nome del calcio italiano: visti giornalisti forcaioli (e romanisti), feticisti delle intercettazioni telefoniche, indignarsi per aver letto il nome del Capitano ("non si può buttare la gente così sul giornale"), visti garantisti (e juventini) sperare che questa volta la giustizia "non giri la testa dall'altra parte e finalmente persegua i reati com'è loro compito", ascoltati noti opinionisti discettare del "Capitano della giallorossa" in Roma-Fiorentina che chiaramente avrebbe potuto essere il capitano del Lecce, che ha il colore giallorosso, ed esperti che ci avrebbero una mano sul fuoco sul fatto che "c'è puzza di juventini". REPUBBLICA

 

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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