SEMBRA TANGENTOPOLI

Da Bari a Roma un filo sottile, fischi per fiaschi, la Champions in bilico e una sensazione forte: qui c’è puzza di bruciato. Bruciato annusava Claudio Lotito prima della partita: «Spero che questo campionato rispecchi quanto dimostrato sul campo dalle squadre». Speranza vana. E dopo la partita il presidente della Lazio è una furia. La scintilla che ha fatto scoppiare l’incendio è il rigore non concesso dopo il contatto Chiellini-Floccari, con la beffa delle beffe nella zona mista, dove il difensore juventino ha ammesso: «Sì, l’ho toccato». Anche per Felipe Melo «era rigore». «Ma io non sono né deluso né arrabbiato — ha detto Lotito — . E’ tutto scontato, qualche tempo fa dissi che era stata mesa in piedi una task force dalle istituzioni. Ricordate Tangentopoli? Ecco, anch’io sento un “tintinnio di manette”. Qui non si tratta più di verificare, si tratta solo di capire come avvengono certi fatti e se questi fatti sono determinanti. Gli errori cambiano le prospettive: basta guardare quello che è successo ieri e quanto avvenuto oggi». Lotito non cita mai la Roma, ma il riferimento è ovvio: «E’ un discorso che va avanti dall’inizio del campionato. Sulla base del risultato finale qualcuno dovrà fare delle deduzioni e prendere delle contromisure. Credo nella giustizia, ma a differenza del passato tutto dovrà essere fatto al di fuori del sistema». Cioè con la giustizia ordinaria: una sorte di annuncio di violazione della clausola compromissoria.


Accerchiati La verità è che la Lazio si sente accerchiata: quel rigore non concesso sembra la prosecuzione ideale di quanto successo domenica a Bari. Ora la Roma è a -1, il quarto posto nello psicodramma tipicamente romano sembra già diventato un’utopia. Edy Reja a fine gara è entrato in campo a chiedere spiegazioni all’arbitro Mazzoleni. «E’ da un po’ di tempo che recriminiamo, ma evidentemente non serve a niente – ha spiegato il tecnico -. Il rigore era nettissimo, inutile dirlo, poteva cambiare le sorti della partita. Che deve fare di più Floccari? Gli devono sparare?». E ancora: «Ha ragione Lotito: è tutto l’anno che va così, ma non possiamo accettarlo. A parti inverse questo rigore l’avrebbero dato». La chiusura è amara: «Siamo stati sfortunati pure sul gol, perché la deviazione di Scaloni è risultata decisiva. La Juve ha fatto un tiro in porta e un gol, anche all’andata non meritavamo di perdere. La Champions? Un punto di vantaggio è niente, ma ci proveremo fino alla fine». 

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