Si punta al tabellone diretto

Novanta minuti, l’ingresso ai sedicesimi di Europa League, altri 400 mila euro in cassa. Battendo il Vaslui, il conto economico per la Lazio salirebbe a 1,3 milioni già guadagnati sotto forma di premi Uefa, esclusi gli incassi al botteghino e gli introiti derivanti dai diritti televisivi. Si gioca per il prestigio e non solo. Chi vince, passa il turno. E porta a casa altri soldi. Non sono le stesse cifre garantite dalla Champions, ma neppure si tratta di spiccioli.
Ci tiene la società, che ha bisogno di tornare nell’aristocrazia del calcio europeo e di proseguire nel suo percorso di crescita. Sotto la gestione Lotito, la squadra biancoceleste non è mai riuscita a superare la fase a gironi. Tre partecipazioni europee e altrettante eliminazioni, a dicembre l’avventura si era già conclusa.
Otto anni fa, con Mancini in panchina e Longo presidente, la Lazio arrivò sino alla semifinale di Coppa Uefa, eliminata dal Porto di Mourinho. Reja vuole invertire la tendenza ed entrare nel tabellone a eliminazione diretta (si partirebbe 16 e 23 febbraio).

L’Uefa a settembre ha ufficializzato la parte economica di questa Europa League. Eliminati i macedoni del Rabotnicki, la Lazio si è garantita con l’ingresso al girone un bonus di 640 mila euro. Sinora un successo e due pareggi hanno assicurato un bottino di altri 280 mila euro (la vittoria vale 140 mila, il pareggio 70), a cui bisogna aggiungere il gettone di ogni partita (60). Domani sera chi vince porta a casa 200 mila euro, ma il premio raddoppia perché la qualificazione ai sedicesimi vale altrettanto (200 mila). CORRIEREDELLOSPORT

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