TARE: "NON HO MINACCIATO"

La 'Panolada' per protestare contro l'arbitraggio di Banti a Napoli, i prezzi popolari per invogliare il popolo laziale ad incitare la squadra e spingerla verso la Champions. Se i tifosi biancocelesti stanno provando a lanciare su radio e forum la protesta dei fazzoletti bianchi per la prossima sfida contro il Parma, la società si è mossa con una politica di prezzi al ribasso nel tentativo di chiamare all'appello i suoi sostenitori per la volata verso l'Europa che conta, dimenticando la sconfitta immeritata subita al San Paolo. Sconfitta che ancora non è andata giù alla Lazio, e dopo le parole di Reja e Lotito, sono arrivare anche quelle del direttore sportivo, Igli Tare, inibito dal giudice sportivo fino al prossimo 2 maggio per le protesta nel post partita con l'arbitro Banti.

LA DIFESA - Episodio chiarito dallo stesso dirigente albanese ai microfoni della radio ufficiale 'Lazio Style Radio'. «È vero che nel post partita ho avuto un colloquio con Banti - ha ammesso - ho usato toni decisi, ma sempre col massimo rispetto. Non l'ho minacciato, ho solo chiesto i motivi del gol non dato a Brocchi e del rigore su Cavani con rosso a Biava. L'unica cosa che gli ho detto è stata vedendo le immagini, sarai fiero di quello che hai fatto. È evidente che i suoi errori sono stati decisivi e ci hanno condannato alla sconfitta». Insomma al club biancoceleste proprio non va giù il trattamento riservato dal fischietto livornese. «Se avessimo peso politico avremmo dei vantaggi, ma noi non li vogliamo - ha aggiunto - Abbiamo sempre avuto grande rispetto per arbitri, ma ci aspettiamo lo stesso rispetto. Senza favori, ma con uniformità e senza troppi errori. Ma quando un arbitro sbaglia deve pagare come facciamo tutti noi».

IL LAVORO - Intanto Reja e il suo secondo, Lopez, hanno cominciato a lavorare sulla fase difensiva. Arbitraggio a parte, il tecnico non ha mandato giù gli errori commessi dalla sua retroguardia al San Paolo. Quattro clamorose amnesie che si sono rivelate letali, e Reja le ha rimarcate oggi pomeriggio in un faccia a faccia dentro gli spogliatoi. L'allenatore crede ancora alla Champions anche se il calendario resta molto duro: Parma e Catania, in lotta per la salvezza, prima del trittico infernale contro Inter, Juve e Udinese, magari con un Hernanes in più nel motore.

IL PROFETA - A Napoli, per la prima volta, Reja ha deciso di relegarlo in panca per 90 minuti. Il campo ha dato ragione a Reja, che dal punto di vista tattico ha vinto il match con Mazzarri. Il punto è che la Lazio ora non può permettersi in campo sia Mauri sia Hernanes. Tuttavia, squalificato il centrocampista brianzolo, contro il Parma, Hernanes avrà la chance per far ricredere Reja, ma soprattutto per tornare il re dell'Olimpico: 7 gol fra campionato e coppa. Contro il Parma rientrerà anche Ledesma, che ha scontato le due giornate di squalifica e ha recuperato dall'infortunio. Alla Paideia, in un primo momento, erano in programma anche le visite di Radu. Ma il romeno, colpito dalla morte del padre, è ancora in Romania. Dovrebbe rientrare fra stasera e domani a Roma, si valuterà il suo impiego: prima del lutto, c'era molto ottimismo sulle sue condizioni fisiche, ora bisognerà valutare quelle mentali. Comunque vada, potrebbe toccare ancora a Garrido scendere in campo sulla fascia sinistra con il romeno spostato al centro. Se Stephan non dovesse farcela, certa la presenza dello spagnolo con Stendardo al fianco di Dias, in sostituzione dello squalificato Biava.

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