TOTTI CHE VERGOGNA

"Era lui? Il testimonial più amato dagli italiani, quello che ci fa ridere quando si diverte a prendersi in giro, l'uomo della generosità, il genio del colpo di tacco: in un attimo Totti ha deciso di rinchiudere tutte le belle facce del suo personaggio in uno stanzino buio. E ha sbattuto la porta con un calcio brutale (più qualche altro calcetto sparso, ndr). Quel calcio. Che tristezza consegnare l'ultima parte della carriera a questa immagine: non lo meritava lui, non lo meritvamo noi, non lo meritava l'Inter che si porta via la Coppa Italia senza colpe". Così Franco Arturi della Gazzetta dello Sport introduce lo sconsiderato gesto di Francesco Totti di ieri sera. Non è il primo, non sarà certamente nemmeno l’ultimo. Il suo campionario è vasto, pieno di sputi, insulti gratuiti all’arbitro, gesti per offendere le tifoserie avversarie, gomitate sparse, simulazioni vergognose, falli di mano per ottenere gol importanti e chi più ne ha più ne metta. L’espulsione dell’esempio di lealtà è apparsa addirittura tardiva dopo alcuni falli al limite che avevano già costretto l’arbitro a estrarre il cartellino giallo. Verso la fine il fallaccio su Balotelli. Pensare che la dirigenza romanista aveva parlato tutta la settimana di sportività e di esempio leale. Chissà se Rosella Sensi si sarà vergognata del brutto epilogo della serata condito anche da un’invasione di campo di un personaggio che speriamo di non rivedere mai più ad un incontro di calcio. Chissà se Montali e Pradè (quest’ultimo dopo qualche telefonata intercettata con elementi della federazione e scientificamente insabbiata quattro anni fa) abbiano avuto un sussulto nell'assistere a queste scene mai viste nel mondo del calcio. Che vergogna Totti, che vergogna la Roma…

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

Per interagire con noi: FORCINGLAZIO@GMAIL.COM;