TUDOR CI RACCONTA JOSIP ELEZ

Tudor, chi è Josip Elez?
«E’ un ragazzo cresciuto nell’Hajduk Spalato, proviene dalla Primavera. E’ un giocatore dotato di una buona statura fisica. Ha velocità, è molto intelligente, sa leggere il gioco, è un vero affare, ha grandi potenzialità».

Non ha mai debuttato con i grandi e già si parla di lui, qual è il segreto?
«Elez è uno dei nostri giovani più bravi e la bravura non ha età, non si valuta calcolando le presenze in campo. Quando un calciatore è bravo si vede, può far parte di ogni squadra. Il mondo del calcio va così ormai, le società attente conoscono tutto, individuano i ragazzi talentuosi all’età di dieci anni, figuriamoci a 18-19».

Elez, il difensore centrale del futuro, la mettiamo così?
«Lo spero per lui, ha le qualità per emergere. E’ un ragazzo che può giocare nella difesa a tre e a quattro, sa marcare a zona ed anche a uomo. Ha un buon piede (il destro, ndr) , sa farsi valere in marcatura, ha buone prospettive e personalità. Le sue doti fanno ben sperare, può diventare davvero bravo».

Lei ha deciso di aggregarlo alla prima squadra, lo promuoverà titolare se non sarà venduto?
«Elez fa parte della rosa, in seguito vedremo se e quanto giocherà, dipende da lui, dipende anche dalla concorrenza e dal mercato».

Da domani i calciatori croati saranno considerati comunitari, si aprirà un nuovo fronte di mercato…
«E’ una buona notizia per i ragazzi, è meno buona per le società croate, d’ora in poi faranno fatica a trattenere i giovani più promettenti, a farli crescere nel tempo per venderli a prezzi più alti». CORRIEREDELLOPSORT

 

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