UN FINALE DAVVERO BOLLENTE

Lotito e il ds Tare, inquadrati dalle telecamere, sorridevano ironicamente in tribuna. Lazio furiosa per il finale di partita arroventato allo Juventus Stadium. Reja s’è lamentato per essere stato espulso da Damato. Ha cercato di evitare polemiche vibranti, ma era scocciato. E’ l’ottavo cartellino rosso in cento panchine alla guida della Lazio: durante le interviste, il friulano non ha risparmiato un riferimento diretto a Conte. L’allenatore della Juve si sbracciava ad ogni azione, lui è stato cacciato, così ha dichiarato. Il tecnico friulano s’è lamentato per altri due episodi, contestando l’espulsione di Kozak per doppia ammonizione: il ceco ha protestato, è vero, ma era stato circondato da tre o quattro giocatori della Juventus e atterrato senza che venisse fischiato il fallo a suo favore. E poi, proprio all’ultima azione della partita, su calcio d’angolo per la Lazio, proteste per un fallo fischiato a Diakitè, vicino a Buffon nel tentativo di trovare il pareggio in extremis.

LA PUNIZIONE - La società biancoceleste è andata via in silenzio, ha cercato di tenere bassi i toni, come ha spiegato Reja forse è mancata la tranquillità necessaria negli ultimi minuti. Ledesma aveva protestato sul campo, ancor prima che Del Piero tirasse fuori il colpo decisivo, per la punizione fischiata da Damato. Ha toccato il pallone con il braccio, non ha fatto in tempo a toglierlo: da regolamento la decisione dell’arbitro è apparsa ineccepibile, ma è anche vero che tra Marchisio e il playmaker italo-argentino lo spazio era ridottissimo. I due giocatori erano quasi a contatto. Nervosismo ci sarebbe stato anche nel dopo-partita: secondo i cronisti di Mediaset Premium, un alterco sarebbe venuto fuori tra lo staff della Lazio e gli stewart della Juve che stavano negando l’ingresso agli spogliatoi ad un massaggiatore sprovvisto di pass. Tutto si è risolto ed è rientrato in pochi secondi. La Lazio ha negato tensioni.

LA VOLATA - Mauri ha preso il giallo e dovrà saltare la trasferta di Novara. Squalificato anche Kozak e se Reja aveva in mente il turnover in attacco, dovrà cambiare idea, insistendo a tempo pieno su Rocchi. Servirà, però, una saldezza nervosa diversa per portare a termine la missione Champions. Zio Edy ha lanciato segnali di ottimismo. «Ho l’impressione che la Lazio sia in crescita, mi dà fiducia. Siamo rimasti terzi in classifica e c’è una partita in meno da giocare, ma la giornata sarebbe stata favorevole se avessimo preso un punto. Così non è e ora non dovremo più lasciare niente. Dobbiamo vincere a Novara e non sottovalutare una partite che può essere considerata facile e che non lo sarà affatto». Dopo la trasferta allo stadio Piola, il Lecce all’Olimpico: servono sei punti per mantenere almeno inalterato il vantaggio sull’Udinese prima del confronto diretto al Friuli (29 aprile). Siena (in casa), Atalanta (fuori) e Inter (all’Olimpico) le ultime tre tappe verso la Champions. CORRIEREDELLOSPORT

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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