ZARATE: "VOGLIO RESTARE"

Si sposa con Natalie Weber, aspettano un figlio, nascerà a Roma: «L’1 luglio ci sposeremo civilmente a Buenos Aires, il 5 o il 6 luglio arriverò in Italia e il 7 partirò con la Lazio per il ritiro» . Si è già risposato con la Lazio: «Ho un contratto e voglio vivere un anno fantastico» . Mauro Zarate a cuore aperto, in diretta dall’Argentina, si è confessato telefonicamente.
 

Le parole di Lotito ( «Zarate? Nessuno è incedibile» ) non l’hanno ferito: «No, perché nessuno è incedibile o indispensabile» . Zarate a 360 gradi, la paternità, l’amore verso la Lazio e i tifosi, il rapporto con Reja, gli obiettivi, i sogni e le speranze, la voglia di rinascere una volta per tutte. Ha chiarito tanti aspetti, ecco perché decise di non fare il giro di campo nell’ultima gara casalinga: «Non c’era da festeggiare, volevamo la Champions, non era una mancanza di rispetto verso i tifosi o i compagni» . Non partecipò al brindisi finale alla presenza di Lotito (si sono arrabbiati tutti) perché aveva notato l’assenza di tanti compagni e non pensava fosse un evento irrinunciabile. Zarate ha parlato dalla casa dei genitori, si trova a Campo Francisco Alvarez, è una frazione del quartiere Moreno, dista quaranta chilometri dal centro di Buenos Aires e venti da Haedo (dove è nato). Sta finendo di organizzare il matrimonio e si sta allenando perché non smette d’amare la Lazio.
 

I tifosi della Lazio vogliono sapere. Zarate parte, Zarate è sul mercato, Zarate «non è incedibile» ha detto Lotito. Ma Zarate cosa pensa e cosa farà?
 

«Ho un contratto con la Lazio e voglio vivere un anno fantastico, come quello del primo campionato italiano! Voglio un anno che non si potrà dimenticare facilmente, voglio far sognare di nuovo i tifosi biancocelesti, sono carico e determinato. Nella mia vita non sono mai scappato dalla porta secondaria, non mi piacerebbe farlo, non mi comporto così».
 

Le hanno dato fastidio le parole di Lotito?
 

« No, assolutamente. Nessuno può ritenersi incedibile o indispensabile, ci si può considerare importanti, questo sì, ma non bisogna andare oltre. Le parole del presidente sono una realtà, è giusto così».
 

E se arrivasse una grande offerta come si comporterebbe?
 

«Non lascio la Lazio per un club di pari livello, deve essere un top club. Se arriverà un’offerta la valuteremo insieme alla società, se ne parlerà se sarà considerata interessante da entrambe le parti».
 

Lo Zenit San Pietroburgo la vuole, può confermarlo?
 

« Non lo sapevo, se così fosse sarebbe un po’ difficile accettare da un punto di vista calcistico».
 

Un super Maurito per la nuova Lazio. E’ questa la sua promessa?
 

«L’ultimo anno è stato così e così. Ho segnato nove gol, ho servito otto assist, ma tutto questo non mi è bastato. Io voglio di più per la Lazio e spero di riuscirci. Mi preparerò come ho fatto in queste stagioni e ancora con più forza».
 

Quanti gol segnerà?
 

«Posso dire che sarà uno Zarate da tanti gol » .
 

Dove porterà la Lazio?
 

« Riproveremo a conquistare la Champions e ci giocheremo al meglio l’Europa League» 

E con Reja come la mettiamo? Qual è la verità sul vostro rapporto?
 

«E’ vero, con il mister ho avuto dei problemi, ma negli ultimi tempi il rapporto è migliorato molto».
 

In cosa è migliorato? Pensa che Reja voglia Zarate fuori dalla Lazio?
 

« Questa non è una domanda che va rivolta a me. Il rapporto è migliorato dal punto di vista della sincerità. Abbiamo parlato, ci siamo chiariti definitivamente, il mister sa che con me si può parlare liberamente ».
 

Il problema del ruolo come si risolverà? Reja l’ha fatta giocare come esterno d’attacco e solo nel finale ha deciso di riproporla centravanti...

«Non sono il tipo che dice “o gioco così o niente”, non è il mio modo di vedere le cose. Ho cambiato tante volte ruolo, il mio si sa qual è... Quando ho giocato come centravanti ho segnato gol, ho fatto assist o comunque ho giocato buone partite, la scelta dipende dal mister».
 

Perché il primo Zarate non si è confermato? E’ riuscito a capirlo?
 

« Il secondo anno è finito male, ma era cominciato bene. Avevo segnato 4- 5 gol, poi nella seconda metà della stagione le cose si sono complicate».
 

Reja appena è arrivato l’ha messa in panchina. Si è chiesto il motivo?
 

«La Lazio era in difficoltà e il mister giustamente mi ha messo in panchina. In quella stagione abbiamo lottato per non retrocedere e alla Lazio non deve mai accadere. L’ultima stagione è stata buona collettivamente, ma non è stato un grande anno per me, l’ho detto, voglio di più».
 

Per la Lazio si è sacrificato sulla fascia, lo rifarebbe?
 

« Mi sono sacrificato tanto, ho giocato quasi da terzino, l’ho fatto per amore della Lazio, per portarla il più in alto possibile ».
 

Riecco l’Europa League, lei fu capace di segnare 4 gol in 7 partite...
 

«E’ una bella competizione, ti permette di giocare in Europa, speriamo di fare meglio rispetto a due anni fa e di andare avanti ».
 

Lo scudetto è un sogno proibito?
 

« Non è un sogno impossibile, bisogna avere continuità di rendimento per conquistarlo. Nell’ultima stagione Lazio e Napoli hanno tenuto testa al Milan, ma nessuna squadra alla fine è riuscita a fare il passo giusto».
 

E’ arrivato Miroslav Klose, vuol dire che non ci sarà posto per Zarate nella Lazio?
 

«E’ un grandissimo attaccante, sono certo che farà bene, è un goleador vero. Negli ultimi due anni a Monaco ha avuto qualche problema, ma non si discute. Deciderà il mister chi dovrà giocare».
 

Klose-Zarate, la vede bene come coppia?
 

«La Lazio può far giocare tante coppie di attaccanti e vi dico una cosa...».
 

Quale?
 

« Uno dei migliori attaccanti italiani si chiama Tommaso Rocchi, ho imparato tanto da lui, prima di conoscerlo non avevo mai fatto una diagonale, l’ho “rubata” a lui guardandolo giocare. E’ il numero uno».
 

Per qualcuno non potete giocare insieme e si dice che in passato tra di voi ci siano stati dei problemi.
 

«Tutto falso, ho sempre parlato bene di Rocchi con la mia gente, è un attaccante che deve giocare!».
 

Sfatiamo un altro tabù: si dice pure che lo spogliatoio non vuole più Zarate.
 

« Dico che con i miei compagni non ho problemi, da tre anni esco con loro, li frequento fuori dal campo, non ho tanti amici al di fuori di Formello. Questa è una cavolata ».
 

Perché non ha fatto il giro di campo nell’ultima partita casalinga contro il Genoa?
 

« Non era certamente una mancanza di rispetto verso i nostri tifosi o verso i compagni. Secondo me non c’era da festeggiare, non avevamo raggiunto l’obiettivo Champions League, non c’è nessun caso » .
 

Zarate si sposa con Natalie Weber e sarà padre tra sette mesi... Cosa prova?
 

«Sì, Naty è incinta, è di 7 settimane, siamo felicissimi, ci sposeremo l’1 luglio con il rito civile e il prossimo anno faremo una festa grandissima con i parenti e gli amici, ci sposeremo in chiesa. E’ un momento bellissimo per la nostra vita».
 

Vorrà sapere se sarà un maschietto o una femminuccia?
 

« Dobbiamo aspettare altre settimane e chiederemo di conoscere il sesso, lo vogliamo sapere. Abbiamo fatto i conti e dovrebbe nascere in Italia, a Roma».
 

Zarate è in Argentina: che vacanze sta vivendo?
 

« Sono vacanze speciali, belle come sempre, ma quest’anno ancora di più. Diventerò padre, è un’emozione unica, fortissima, non vedo l’ora. Questi giorni li ho sfruttati per rivedere la mia famiglia, gli affetti più cari, gli amici che durante l’anno sono lontani. Ma non ho smesso di allenarmi » .
 

Pablo Dolce e Diego Giacchino, i suoi personal trainer, la stanno facendo faticare...
 

«Sì, è così. Lavoro una volta al giorno o al massimo una volta ogni due giorni, voglio arrivare in ritiro al 60-70% della forma, in questo modo sarà più facile raggiungere il top e le fatiche mi costeranno di meno».
 

Zarate riuscirà a conquistare l’Argentina?
 

«Ci penso tanto, so che devo fare di più anche se non so quanti abbiano fatto meglio di me ultimamente. Credevo che la chiamata potesse arrivare, comunque guarderò la Coppa America in televisione. Farò il tifo per l’Argentina e per Messi, è il più grande del mondo, spero un giorno di giocare con lui in Nazionale».
 

Uno dei suoi fratelli, Ariel detto El Chino, ha deciso di ritirarsi, giocava con l’All Boys, aveva appena ottenuto la promozione. Come mai?
 

« E’ qui accanto a me, aveva voglia di smettere e il club gli ha permesso di diventare dirigente, sarà il direttore sportivo » .
 

Zarate, chiudiamo con il derby. La Lazio ne ha persi cinque di fila, cosa si sente di dire ai tifosi?
 

« Meglio non parlarne, lo facciamo da due anni. Servono i fatti, è questo che vo-gliono i nostri tifosi e lo meritano».
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